A Gallarate, in provincia di Varese, un’opportunità per i giovani per acquisire importanti competenze digitali fin dalle scuole superiori.
In questa intervista, voglio parlarti di una realtà unica in Italia nel panorama dell’offerta formativa delle scuole superiori di secondo grado.
Si tratta del Liceo Linguistico Paritario “Piero Chiara” di Gallarate, in cui mi sono imbattuto casualmente durante una ricerca in rete per reperire informazioni sulla scuola italiana e l’uso dei mezzi digitali.
Ho scoperto che questo Istituto propone, per il suo piano di studi 2021-2022 un progetto avveniristico e mai affrontato prima d’ora, in cui lo studio delle lingue viene affiancato a quello dei linguaggi non solo tradizionali, ma anche digitali, con approfondimento sull’uso consapevole e mirato dei social media, per una formazione a 360° nel campo della comunicazione.
L’idea di promuovere lo sviluppo delle competenze digitali dei ragazzi fin dal primo anno, mi è sembrato davvero un approccio straordinario e innovativo.
Per darvi l’idea dell’entusiasmo con cui questa nuova offerta è stata recepita, vi riporto l’intervista che ho fatto ad una mamma che ha già confermato l’iscrizione della propria figlia.
Buongiorno Giulia, come è venuta a conoscenza del Liceo Linguistico “Piero Chiara” di Gallarate?
G. È stato quando mia figlia Laura mi ha riferito di voler partecipare all’Open Day perché da grande vuole diventare come Chiara Ferragni.
La richiesta di sua figlia non l’ha lasciata un po’ stupita?
G. In realtà no, perché Laura, è proprio cresciuta con i social media. Adesso penserai: che madre snaturata, chissà a che età le ha messo in mano il cellulare. La verità è un’altra. Io sono convinta che il “mostro” per essere domato, è necessario conoscerlo e non tenerlo a distanza.
Però, per quanto mi sforzi di insegnare a mia figlia un uso consapevole del mezzo e perda gran parte del mio tempo a cercare di capire con lei le dinamiche di questo mondo nuovo, mi rendo conto di arrivare solo fino ad un certo punto.
Quindi vi siete presentate all’Open Day…
G. Non esattamente. Vista l’insistenza di Laura e visto che comunque bisogna scegliere al meglio un indirizzo di studi a cui rivolgersi alla fine della terza media, ho voluto fare una piccola ricerca per capire cosa ci azzeccasse un Liceo Linguistico con il mondo della Comunicazione Digitale e cosa si proponesse davvero di fare. E confesso di essere rimasta davvero sorpresa.
Prima di tutto ho verificato che questo liceo linguistico fosse un VERO liceo linguistico. Cioè con una didattica ben costruita negli anni e in grado di assicurare una solida formazione umanistico-linguistica (io che ho fatto il Liceo Classico, di formazione umanistica ne so qualcosa). Ma quello che mi è davvero piaciuto è l’approccio lungimirante del corso di studi.
L’istituto infatti si concentra sull’uso appropriato non solo delle lingue, ma anche dei linguaggi, intesi come capacità di comunicare in maniera efficace in ogni circostanza, e dei mezzi idonei per farlo.
Ed è qui che si inizia a parlare di Social Media?
G. Sì. Qui entrano in gioco i Laboratori di Teatralità e di Social Media. Dove i linguaggi esplorati sono sia quelli del corpo, sia quelli dell’era digitale in cui ci troviamo a vivere.
Due percorsi formativi che sembrano distanti, ma che hanno un forte denominatore comune: preparare i ragazzi di oggi ad una comunicazione consapevole, fatta non solo di contenuti verbali e testuali, ma di modalità e contesti in cui il contenuto viene divulgato.
E quale contesto oltre a quello “reale” è diventato così fortemente predominante nelle nostre giornate, se non quello “virtuale”?
G. È proprio quello che ho pensato io! E anche che sarebbe stato davvero importante per Laura acquisire gli strumenti per esprimersi in maniera profittevole.
E non parlo solo di opportunità lavorative (colloqui di lavoro, trattative commerciali o simili), ma anche capacità di far valere le proprie idee o uscire a testa alta da un confronto su qualsivoglia argomento in qualsivoglia contesto.
Quanto può incidere questo approccio sulla consapevolezza che i ragazzi avrebbero di sé e sulla crescita della loro autostima?
G. Ma non solo… Io mi sono detta anche: ma quanto mi rassicurerei al pensiero che un’istituzione scolastica con professionisti preparati, si prendesse carico di insegnare a mia figlia quale approccio tenere sui mezzi digitali, strumenti che tanto mi spaventano e tanto mi affascinano per le incredibili opportunità che sono in grado di offrire se utilizzati in maniera corretta?
Quindi, al netto della partecipazione al primo Open Day, dopo essere entrata più approfonditamente nel merito del programma didattico, cos’altro può aggiungere?
G. Posso con maggiore consapevolezza definire il Liceo Linguistico paritario “Piero Chiara” davvero come il promotore di una nuova visione didattica e di rottura.
Non solo questo particolare percorso di studi assicura un ventaglio concreto di sbocchi lavorativi già alla fine delle superiori (Reputation Manager, Brand Manager, Social Media Manager, Addetto Stampa, Organizzatore Eventi, Pr), ma è anche il primo in assoluto in Italia ad offrire questo tipo di specializzazione con l’opportunità di sperimentare, a mano a mano quanto viene appreso , direttamente presso aziende del settore.
Insomma, una scuola che coniuga appieno le esigenze e le aspirazioni dei giovani d’oggi con quelle del mercato del lavoro e…delle mamme!
G. Proprio così. E queste premesse, sia per me che per Laura, sono entusiasmanti. E a quelli che mi mettono in guardia sul fatto che è una realtà ancora da sperimentare e quindi per certi versi con un margine di imprevisto, vorrei fare io una domanda: preferireste iscrivere vostro figlio ad una scuola che lo riempia di curiosità e lo stimoli ad aprirsi al mondo e a nuovi inaspettati orizzonti, o piuttosto costringerlo a seguire una strada già battuta, di cui però è già segnato l’arrivo?
Per concludere…
G. Solo una cosa. Guardati le spalle Ferragni, Laura sta arrivando.
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